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0922521481

Indirizzo

Via Duomo, 94, 92100 Agrigento AG

Orario:

Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00, solo il mercoledì dalle ore 15.30 alle 17.30. Le visite guidate di gruppi e classi scolastiche si effettuano, concordando data e orario, dopo preventiva autorizzazione.

Medagliere

Andrea Lucchesi Palli si dedicò alla costituzione della sua collezione numismatica durate il soggiorno palermitano (1716-1755), prima di diventare vescovo di Girgenti. Le notizie sulla composizione della raccolta si ricavano dal testamento e dai resoconti di viaggiatori che, dalla seconda metà del ‘700, visitarono il Museo del vescovo. Si trattava di 1200 monete greche, cartaginesi, della Sicilia, imperiali e tardorepubblicane, conservate in un monetiere legno di noce. Gabriele Lancillotto Castelli, principe di Torremuzza è l’unico studioso che nella sua opera (1781) descrive puntualmente alcune monete di Lucchesi, coniate ad Akragas, Gela, Kamarina, Leontinoi, Naxos, Segesta, Selinous, Syrakousai e Thermae, fornendone rappresentazioni grafiche verisimili.

Subito dopo la morte del vescovo (1768), iniziò la dispersione della collezione numismatica, verosimilmente per opera degli stessi Grand Tourists inglesi, i quali, durante il loro soggiorno ad Agrigento, avevano provveduto ad acquisire altri preziosi oggetti della collezione. Ripetuti trafugamenti sono documentati anche nell’Ottocento da parte di coloro che amministravano il patrimonio del vescovo, mentre dalla metà del XX secolo la collezione numismatica andò completamente perduta.

Attualmente alcune tracce del patrimonio monetale si possono individuare all’interno dell’armadio ligneo in noce, ancora presente nei locali della Biblioteca. Esso reca delle iscrizioni da riferire alle monete in esso custodite, che permettono di ottenere maggiori dettagli sulle serie.

Grazie ai disegni dell’opera del Torremuzza, inoltre, è stato possibile rintracciare una moneta della raccolta di Lucchesi nel medagliere del Museo di Berlino. Si tratta di un tetradramma di Segesta della fine del V sec. a.C., con l’immagine di un cacciatore in riposo, opera di un incisore anonimo di alto livello, acquisito dal museo tedesco nel 1873, quale conferma che ancora nell’Ottocento le monete di Lucchesi continuavano a circolare nel mercato antiquario (Sole, 2025).

 

Lavinia Sole

Abbreviazioni e bibliografia

Sole, L., 2025, Il perduto medagliere del vescovo Andrea Lucchesi Palli e la dispersione del patrimonio numismatico nel territorio di Agrigento all’epoca del Gran Tour, in “Annali dell’Istituto Italiano di Numismatico”, c.d.s.

Tetradramma di Cartagine coniato in Sicilia (409-390 a.C.). Coll. A. Lucchesi Palli (foto L. Sole, da Castelli, 1781, tab. C, 5)
Tetradramma di Gela (415-409 a.C.). Coll. A. Lucchesi Palli (foto L. Sole, da Castelli, 1781, tab. XXXI, 8)
Tetradramma di Segesta (405-400 a.C.). Coll. A. Lucchesi Palli (foto L. Sole, da Castelli, 1781, tab. LXII, 3)
Tetradramma di Segesta (405-400 a.C.) con testa della ninfa Egesta / Cacciatore, ex coll. A. Lucchesi Palli (Staatliche Museen zu Berlin, Münzkabinett / Dirk Sonnenwald Public Domain Mark 1.0, inv. FS 2593)